UNA CUCINA CONSAPEVOLE
Giuseppe e Francesco offrono un concetto del gusto che mette in confronto innanzi tutto la dualità mente/corpo, non tanto per rovesciare la gerarchia quanto per proporne un pensiero del supplemento, eliminando ogni idea di separazione. Una de-anestetizzazione dell’uso della materia da parte dell’uomo contemporaneo dove tutto viene proposto, filtrato e valutato. Lievita dunque la necessità di una sensorialità sostenibile che si incentra su di un nuovo format in cui il concetto di cibo incontra quella consapevolezza che mette al centro l’uomo chiave della sostenibilità. che deve essere esso stesso sostenibile.
I Fratelli D'Errico indagano attraverso lo sguardo del senso e del cuore temi di ecologia etico gastronomica, dove oltre la necessità di costruire un nuovo rapporto fra gli ecosistemi di cui essi fanno parte, declinano un pensiero critico condiviso attraverso nuove produzioni di piatti dove sostenibile è comprende le conseguenze che possono derivare dalle scelte compiute, come queste si interfacciano con la sfera economica, come impattano sulla sfera ambientale e quali sono le condizioni sociali dei soggetti coinvolti nella filiera.
GIUSEPPE D'ERRICO
EXECUTIVE CHEF
Giuseppe D’Errico ha fatto della sua passione la sua professione.
Giovane Chef, classe 1987, è un professionista con una grande esperienza nel settore gastronomico. Si è formato presso l’Accademia Internazionale della Cucina Italiana “ALMA” di Gualtiero Marchesi, diplomandosi nel 2009.
I preziosi insegnamenti del Grande Maestro, che subito ha riconosciuto in lui spiccate doti personali e culinarie, gli aprono la mente al viaggio e all’insaziabile desiderio di conoscere. L’impronta “artistica” della cucina di Marchesi lo porta a scegliere, per continuare la sua formazione, la cucina di uno dei ristoranti più famosi al mondo, tre stelle Michelin dal 1968, la prestigiosa Maison Troisgros. Qui si ferma per sei anni, cresce come sous-chef al fianco di Michel Troisgros, suo vero mentore, scansiona sensorialità sostenibile e percezione etica del gusto. Il percorso intrapreso tra cibo come forma di linguaggio, studio del piacere come bisogno e consapevolezza legata agli ingredienti, lo porta alla Stella Michelin nel 2018 come Executive Chef del Ristorante Ornellaia di Zurigo e ai 17/20 punti del Gault-Millau. Un percorso di sensi complesso, difficile, da scoprire, sviluppato verso il divenire.
Sul finire del 2021 l’incontro con Ivan Delpiano e Fabrizio Ventura co- founder de La Madernassa Ristorante & Resort lo riporta in Italia, luogo dove l’unione di intenti con la proprietà si rivela il terreno fertile per far crescere e trasmettere il suo percorso di sensi unico, complesso, tutto da scoprire e sviluppato verso il divenire.
FRANCESCO D'ERRICO
CHEF DI CUCINA
Chef di Cucina, classe 1988 privilegia l’equilibrio di sapori e di emozioni nella creazione di un piatto. La tecnica acquisita pone le sue basi negli studi presso l’ALMA di Gualtiero Marchesi, perfezionata poi nel ristorante Maison Decoret a Vichy di Jacques Decoret MOF, dove ha trascorso 5 anni iniziando la sua esperienza come commis fino a diventare chef di cucina. Nel medesimo ristorante con l’aiuto dello chef si è allenato per partecipare al concorso MOF (Un des Meilleurs Ouvriers de France) fino ad arrivare in semifinale.
Dopo questa esperienza ha inizio il percorso al fianco del fratello Giuseppe D’Errico, diventando Chef di Cucina del Ristorante Ornellaia di Zurigo e sul finire del 2021 l’incontro con La Madernassa Ristorante & Resort li riporta in Italia.
La cucina è luogo di confine e di conoscenza come l’esperienza giovanile da Bottura ha segnato nella sua cucina. Un cibo può essere considerato espressivo nella misura in cui esso esprime proprietà in virtù di circostanze relative alla loro preparazione.
Francesco privilegia la parte razionale su quella dei segnali sensoriali. Un sapore è empirico, legato alla tecnica. Per lui i punti fondamentali per la creazione di un piatto sono la tecnica intesa a 360°,la chimica, il gusto, la creatività e la materia prima di cui è essenziale conoscere le caratteristiche organolettiche, nutritive e soprattutto la stagionalità.